NON TOLLERERO’ PIU’ I TENTATIVI DI IMBAVAGLIARMI NEL CORSO DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO DI CIRCOLO

In apertura dell’ultima seduta del Consiglio di circolo di mercoledì 17 novembre 2010, tra il silenzio tristemente omertoso di tutti i componenti del Consiglio stesso, si è verificato un fatto grave e ignominioso con cui si è calpestato uno dei principi di democrazia più elementari e da sempre indispensabilmente presente nelle assemblee elettive, e a tutti i livelli istituzionali, del nostro Paese. Sarà perché cominciano a dare fastidio le mie inchieste giornalistiche sulle problematiche strutturali dei nostri edifici scolastici sempre più obsoleti e trascurati, sarà perché mi sono battuto affinché le riunioni del Consiglio fossero concretamente aperte alla partecipazione di tutti, sarà perché durante le sedute del Consiglio di circolo ho cominciato a far mettere a verbale tutto quanto dichiaro, fatto sta che per la prima volta nella riunione del 17 novembre scorso mi è stato negato di leggere l’intervento introduttivo. Un fatto gravissimo con cui si è attentato alla mia libertà di intervento in una assemblea elettiva e che con rammarico ripeto, si è consumato tra il silenzio omertoso di tutti i colleghi presenti. Un fatto gravissimo che, come ho già avuto modo di affermare pubblicamente, se malauguratamente dovesse ripetersi, sarò costretto a valutare la possibilità di denunciare agli Organi istituzionali superiori per vedermi riconosciuto il diritto ad intervenire, ad inizio di seduta e con un intervento preliminare, in maniera compiuta o semplicemente leggendo un testo scritto. Se qualcuno pensa di relegare il Consiglio di circolo a mero strumento di ratifica di decisioni calate dall’alto come semmai avveniva in passato, annullando di fatto in quest’assemblea democraticamente eletta il libero e democratico confronto dialettico tra i suoi componenti vietando persino l’intervento di un Consigliere così come capitatomi, si sbaglia di grosso e sino a quando siederò tra i banchi del Consiglio di circolo Ischia 2 non consentirò a nessuno di assumere nei miei confronti, né tantomeno nei confronti dei miei Colleghi, atteggiamenti reazionari e dittatoriali come quello che ho subito nell’assemblea del 17 novembre scorso.
Ma come si suole dire, “non tutti i mali vengono per nuocere” e l’affronto reazionario che ho subito nell’ultima seduta, mi ha spinto a creare un giornalino informativo denominato “IL FOGLIO DI GENNARO SAVIO” con cui, da oggi in poi periodicamente, darò pubblicamente conto dell’intensa attività che dallo scorso anno svolgo all’interno del Consiglio di circolo Ischia 2. L’averne distribuito centinaia di copie ai genitori dell’intero Circolo didattico Ischia 2 che si sono mostrati molto interessati all’iniziativa non facendo mancare neppure i loro preziosissimi suggerimenti ed essendo stata letta su internet la copia a colori da oltre centoquaranta persone, è per me motivo di grande soddisfazione e mi ripaga dell’impegno che in questo Consiglio di circolo svolgo nel portare avanti il mio modesto ruolo con impegno e passione. Dinanzi alla libertà e alla democrazia negate, la mia è stata una risposta adeguata e se qualcuno ha maldestramente pensato di imbavagliarmi si è sbagliato davvero di grosso. Viva la libertà di parola e di espressione che nell’infame sistema economico e sociale capitalistico dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, delle disuguaglianze economiche e sociali, delle discriminazioni e della famigerata corruzione a tutti i livelli istituzionali sono, almeno per ora, gli unici diritti che ci restano e che ci siamo conquistati grazie al sangue versato dai partigiani nella gloriosa Resistenza e nella vittoriosa Guerra di Liberazione dal nazi-fascismo.